Maria Rosaria Orlando Pittrice Italiana - Italian Painter

Mostre

Gallerie

Critica

Frammenti

Contatti

Nuove Opere

 

 

Articolo su Sicilia Tempo Arte e Cultura Dicembre 2004

I percorsi della nostalgia del ricordo nella tavolozza di Maria Rosaria Orlando

Un Diario Intimo

di Pino Schifano 

Maria Rosaria Orlando, napoletana (Ottaviano), da anni operante in Sicilia, vive intensamente il suo rapporto con la luce, lo spazio, i ricordi, la nostalgia.

E ne fa materia vibrante del suo canto, per atti d’amore necessitati da una grande passione: quella che l’accompagna sin dall’infanzia per la pittura.

Fondamentalmente autodidatta, ha percorso i primi suoi passi tra paesaggi, nature morte e figurazioni di stampo impressionistico, con una tavolozza ricca e, a tratti, vivacemente popolaresca. Una sorta di abbecedario utile all’acquisizione di una coscienza delle proprie potenzialità e capacità, per poter passare con piena consapevolezza e determinazione – ma soprattutto con dominio tecnico sorretto da calda ispirazione – alla identificazione della propria cifra stilistica.

La frequentazione, a Palermo, della Scuola Libera del Nudo, gli approcci sperimentali d’estrazione espressionistica ed informale, hanno prodotto certamente in Maria Rosaria Orlando quella scintilla che ha fatto maturare una già ricca produzione di opere, che sono il sicuro approdo ad una fase importante del suo percorso artistico, ben delineata e coerente, dai risvolti formali ed espressivi rigorosi oltre che seducenti.

I nudi, anzitutto che già evidenziano quel che è di malinconico proprio di questa donna dolce e volitiva.

Una cura formale che privilegia la melodiosità di una linea femminile aggraziata ma al tempo stesso ancorata ad un rigore geometrico che gioca la propria funzione con lo spazio.

Donna del sud, ha forse scoperto proprio nell’isola tutto il senso, il calore ed il valore di un’”appartenenza”. Ad un territorio, meridionale e mediterraneo, che è capace di scatenare moti dell’animo ed impulsi forti come io colori e le forme geologiche e vegetali che lo caratterizzano.

Maria Rosaria Orlando ha metabolizzato questi colori e queste forme. Cinque lunghi anni trascorsi con gli occhi lo scorrere del giorno sulla Valle, con tutte le infinite variant di luce e sfumature cromatiche che l’immensa distesa agrigentina sa offrire. Di là, da lontano da quel Mare d’Africa che un atmosfera pulviscolare unisce al cielo, una luce intensa, di cui a stento scopri l’origine, ti abbaglia e ti ammalia.

Le valli e le colline rubano quella luce, se la contendono in un gioco d’ombre che disegnano altre valli ed altre colline. Paesi, case, vegetazioni sono un fondersi di forme e di colori che trascolorano in rarefazioni ed astrazioni geometriche….

E’, questo, il linguaggio del ricordo. E della nostalgia, che Maria Rosaria Orlando ha trasfuso nelle sue tele senza altre mediazioni identificative.

Un ricordo dolce, ma lancinante. Di un luogo, ormai, della memoria, forse letto ad emblema di tutti i luoghi della sua nostalgia.

La lunga serie di “Ricordi” pittorici di Maria Rosaria Orlando nasce da questo travaglio interiore e dal bisogno di tradurlo in immagini – quasi composizioni musicali dalla struttura minimalista (un tema ricorrente dalle minime, ma essenziali, variazioni) – stilisticamente rapportabili ad una prolifica e vitale “ Scuola” siciliana (quella di Scicli, senza alcun mistero) per la quale l’artista avverte una sincera “simpatia” ma da cui decise sono le distanze.

E non solo per la lontananza dal soggetto – oggetto del ricordo, che è quindi visione e non più esperienza; ma anche per un diverso significato di quella “sospensione” che s’avverte nell’aria e nello spazio, quasi che il tempo si fosse fermato (come lo è – appunto – nel ricordo); e così pure per quel senso di quiete, d’immensa vastità di uno spazio in cui il silenzio è come un “Adagio” dal tempo estremamente dilatato...

Maria Rosaria Orlando - alice@mariarosariaorlando.it - Tel: 06 66161356 - Cell: 333 4679167